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Ero all’aeroporto di Bucarest, in attesa di imbarcarmi per un volo verso l’Italia, quando il mio staff di Milano mi ha comunicato il risultato del 5×1000 edizione 2014.
Vi confesso che ho pensato ad uno scherzo quando mi hanno scritto su Whatsapp quel numerino: 7.174. Poi, un istante dopo, piangevo a dirotto per la commozione e l’incredulità, tra gli sguardi un po’ preoccupati dei passeggeri che aspettavano l’imbarco.

L’anno prima i cittadini che avevano devoluto a Save the Dogs lo 0,005% del proprio Irpef erano stati 5.074 e nessuno di noi si aspettava che ci sarebbe stata una crescita del  40%. Ma lo shock  è raddoppiato con la seconda buona notizia: grazie alla decisione del Governo  nel 2014 di togliere il tetto al budget del 5×1000 (un limite che aveva penalizzato tutti a partire dal 2008, trasformando di fatto il 5×1000 in un 3,5×1000), l’importo risultava sorprendente: 238.000 euro, contro i 142.000 euro del 2013.

Non è semplice farvi comprendere quanto questi numeri siano importanti per noi.
In primo luogo  il 5×1000 è il barometro dell’indice di gradimento di un’associazione, e non solo un prezioso strumento di sussidiarietà in mano ai cittadini italiani. E’ qualcosa che ci dice se stiamo lavorando bene, è  l’indicazione che andiamo nella direzione giusta e che tante persone credono nella nostra organizzazione. 

Ecco perché quelle lacrime incontenibili quando mi hanno comunicato questa crescita così rilevante delle vostre scelte. Ritrovarsi, poi,  su 30.000 associazioni no-profit, tra le prime 200 è una soddisfazione davvero indescrivibile.

Ma non solo: il 5×1000 porta fondi preziosi ed – entro certi limiti – “prevedibili”. Chi lavora nel nostro ambito sa quanto sia difficile fare un bilancio preventivo per l’anno successivo: le donazioni fluttuano, sono legate a mille fattori che sfuggono al nostro controllo, e quando si gestisce una molteplicità di progetti con costi fissi importanti per il mantenimento degli animali, l’ansia legata alla mancanza di certezze economiche aumenta. Save the Dogs è un’associazione giovane, nata solo 11 anni fa in Italia, e non abbiamo ancora potuto creare quelle riserve a cui attingere nei momenti difficili. Per questo il vostro 5×1000 è fondamentale: ci dà stabilità e ci permette di pianificare meglio le attività a favore dei nostri amati animali.

La Riforma del Terzo Settore approvata dal Senato lo scorso mese di maggio ha finalmente stabilizzato il 5×1000 trasformandolo in legge e introduce una serie di provvedimenti per renderlo più trasparente. Troppe associazioni di tutti i tipi, infatti, ricevono somme rilevanti e non pubblicano i bilanci, né rispondono a quei criteri di trasparenza che sono indispensabili per una corretta gestione di una realtà no-profit.

Concludo questa riflessione con un caloroso invito:  solo 16.640.000 italiani hanno devoluto il loro 5×1000. Sono molti di più quelli che potrebbero farlo, e che ancora non lo conoscono. Tra loro, sicuramente qualcuno sarebbe felice di darlo a Save the Dogs. Ci date una mano a farglielo sapere?….

A tutti coloro che già ci scelgono, poiché non possiamo ringraziarvi personalmente non essendo a conoscenza della vostra identità, va tutta la nostra gratitudine.”

firma sara_NEW
Sara Turetta

Presidente