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Fausto, un’adozione speciale in Italia

Fausto era molto timido quando l’abbiamo accolto nel nostro rifugio, ma si è fidato di noi e in pochi mesi l’abbiamo accompagnato fino all’adozione.
Fausto i primi giorni a Footprints of Joy

Fausto i primi giorni a Footprints of Joy

Fausto è entrato nelle nostre vite in punta di piedi. Quando l’abbiamo trovato era rannicchiato a fianco di un negozio di Cernavoda, in Romania. Alcuni passanti ce l’avevano segnalato, attirati anche loro dal modo in cui era raggomitolato su sé stesso, come a volersi nascondere. All’inizio rifiutava anche solo di guardarci negli occhi e nemmeno il gustoso paté che gli stavamo offrendo sembrava convincerlo a fidarsi di noi. Poi qualcosa è cambiato.

I primi giorni a Footprints of Joy

Pur non sapendo nulla di certo del suo passato, abbiamo sospettato fin da subito che fosse stato abbandonato. Il modo in cui si comportava, il luogo in cui l’abbiamo trovato e le sue condizioni generali non erano quelle di un cane abituato a sopravvivere in strada.

Con molta pazienza (e molto paté), siamo riusciti a farlo alzare e a convincerlo a mangiare qualcosa. Poi è entrato spontaneamente nel trasportino che avevamo preparato per lui e l’abbiamo subito portato nella nostra clinica.

Dopo i normali controlli veterinari con cui ci siamo accertati che non avesse problemi di salute, l’abbiamo portato nella sua camera e gli abbiamo lasciato qualche giorno per riprendersi.

Il momento dell'adozione di Fausto

Il momento dell’adozione di Fausto

Fausto ha ritrovato sé stesso

In questi momenti ci siamo impegnati per costruire un rapporto di fiducia con lui e mostrargli che non aveva nulla da temere. Abbiamo passato giorni semplicemente seduti sul lettino della sua camera per dargli modo di conoscerci, di abituarsi al nostro odore, ai gesti delle mani, al tono della voce.

Non ci è voluto molto prima che quello sguardo da eterno cucciolo conquistasse tutto il personale del nostro centro. E così Fausto ha avuto modo di conoscere persone nuove, di annusare nuovi spazi, fino al giorno in cui è stato pronto per mettere pettorina e guinzaglio e uscire alla scoperta del mondo.

Settimana dopo settimana, l’abbiamo visto ritrovare la fiducia in sé stesso, affrontare nuove attività con sempre più coraggio, imparare a relazionarsi con le persone e con gli altri ospiti del nostro rifugio.

Fino a quando è arrivato il messaggio che speravamo di ricevere: una persona in Italia era interessata ad adottarlo.

L’adozione in Italia

Fausto è stato accolto dallo staff italiano in un pomeriggio di settembre e accompagnato poco dopo tra le braccia della sua nuova famiglia. Nel momento in cui è sceso dal furgone l’emozione ha avuto il sopravvento per tutti ed è stata una bellissima conclusione per una storia così speciale.

Nessuno dei dipendenti milanesi l’aveva mai incontrato, ma è stato come se l’avessero sempre conosciuto. E lo stesso è stato con la sua nuova famiglia che l’ha accolto in un abbraccio rassicurante.

Qualche giorno dopo abbiamo ricevuto le sue prime foto a casa. Il suo sguardo è cambiato ancora e non possiamo che salutarlo per l’ultima volta, colmi di gratitudine per il percorso fatto insieme.