Non Uno Di Troppo
Il randagismo in Calabria visto da vicinoCalabria
Il racconto del primo sopralluogo di Save the Dogs in Calabria, dove il randagismo ha raggiunto livelli drammatici.
Canili gravemente sovraffollati, abbandoni, animali vaganti: il randagismo in Calabria ha raggiunto livelli drammatici e del tutto incompatibili con una società civile.
È questo lo scenario che Giuliana Adamo, Responsabile del Progetto #NonunodiTroppo, ha visto con i propri occhi durante il primo sopralluogo per l’avvio del progetto di Save the Dogs nelle aree tra Cosenza e Crotone.
Nei 1.700 chilometri percorsi per conoscere più a fondo la realtà del randagismo, Giuliana ha parlato con diverse associazioni locali che si adoperano ogni giorno per trovare una soluzione ad un problema che ha radici profonde nelle consuetudini della pastorizia e dell’agricoltura e che prolifera nell’indifferenza totale delle istituzioni. Queste ultime preferiscono ‘soluzioni’ veloci come le catture dei cani rinchiusi poi in canili, piuttosto che affrontare il problema a monte. Proprio la situazione dei canili risulta drammatica in questa regione, con più di una struttura che conta oltre 2.000 cani rinchiusi: una cosa semplicemente folle e inaccettabile.
Canili nei quali è difficile entrare e dove il benessere degli animali rinchiusi è inesistente.
I cani incrociati da Giuliana nel suo viaggio sono per lo più cani di pastori o cani da caccia, lasciati vagare incustoditi e spesso abbandonati perché inadeguati allo scopo.
Ne è un esempio Kurt (il cane nella foto), un setter che aveva paura del rumore degli spari e per questo abbandonato perché non più utile al cacciatore che lo aveva selezionato per quel determinato scopo.
La svolta nel viaggio è stato l’incontro con due realtà, molto diverse tra loro, ma accomunate dalla stessa serietà e passione con cui affrontano il problema del randagismo.
Da un lato l’Associazione Amici Animali FEF, che opera nell’area delle provincie di Cosenza e della Sila, e dall’altro l’Associazione Oasi Argo, un rifugio che accoglie 230 cani nella provincia di Crotone.
Questi sono i partner che Save the Dogs ha scelto per avviare il progetto #Nonunoditroppo in Calabria nel 2021.
“Conosco bene la triste realtà del randagismo nel Sud Italia, vivendo a Catania, ma la realtà della Calabria mi ha toccata per il randagismo dilagante nell’inettitudine delle istituzioni, una realtà di cui si sente parlare poco, ma che si aggiunge ai tanti problemi di questa terra.
Dalle prime indagini fatte, sapevo dell’esistenza di realtà virtuose che nonostante le ostilità e le difficoltà, non si danno per vinte ma lavorano con passione ogni giorno per salvare i cani da un destino crudele.
Amici Animali FEF e Oasi Argo sono la conferma della serietà e della concretezza con cui molte piccole realtà affrontano il problema del randagismo. “
Amici Animali FEF sono un gruppo formidabile di volontari che si adopera per salvare i cani di pastori, contadini e cacciatori che vivono abbandonati o incustoditi dai proprietari nell’area del Parco della Sila. Con loro Save the Dogs avvierà il primo programma di mappatura e censimento dei cani vaganti realizzato in Calabria grazie alla app fornita da Stray Dogs International Project e ai numerosi volontari dell’associazione che saranno adeguatamente formati per questa missione.
Il progetto prevede, inoltre, la sterilizzazione e microchippatura gratuita per 200 cani randagi e di proprietà realizzate presso due studi veterinari selezionati nelle due province coinvolte dal progetto.
‘’Grazie all’esperienza di Save the Dogs e all’approccio integrato dei nostri interventi (sterilizzazione, iscrizione in anagrafe, mappatura dei cani vaganti, sensibilizzazione dei proprietari degli animali verso una detenzione responsabile e pressione sulle autorità locali) saremo in grado di fornire a queste realtà il supporto e le competenze di cui hanno bisogno per iniziare un vero e proprio percorso di contrasto al randagismo che inizia dalla sterilizzazione e continua necessariamente con il dialogo con le istituzioni e la creazione di una cultura di consapevolezza nelle persone.”
Non perdere la diretta live sulla nostra pagina facebook @SaveTheDogsSTD mercoledì 31 marzo ore 18.30.
Sara e Giuliana racconteranno il nuovo progetto in Calabria.
Posso solo dire a questa gentaglia : “ignoranti, cavernicoli, spero che un giorno tutto il male vi torni indietro!”. Purtroppo contro l’ignoranza di questi sottosviluppati non si può fare molto. Investiamo sulle nuove generazioni! Grazie a STD del lavoro pesantissimo e dolorosissimo
Non sono più andata a fare le mie vacanze al Sud da tanti anni per non trovarmi ad affrontare situazioni terribili di animali abbandonati. Spero che con la vostra iniziativa, anzi sono sicura, la situazione Cambierà. 👏👏👏
Bella iniziativa… Bravi!!! Finalmente anche in Italia dopo la Campania, continuate ad aiutare i poveri cani del Sud.
Io mi occupo dei salvadanai Save the dogs, non è molto ma se tutti contribuissimo anche con poco la situazione migliorerebbe notevolmente… Voi non vi fermate, come io continuerò a dare il mio piccolo contributo, serve senso civico nei confronti degli animali sfortunati. Un abbraccio
Progetto meraviglioso,io sono già dei vostri per il progetto in Campagna, continuerò a sostenervi, grazie
Felicissima di questo vostro progetto, soprattutto in una regione ad alto rischio randagismo..spero che riusciate laddove lo stato è inadempiente e facciate in modo che le autorità si assumino le proprie responsabilità
Brave donne lò sempre detto che le donne funzionano bene solo quá
A nome di una crotonese ormai residente al nord, ma che a ogni trasferta provvede a sue spese alla sterilizzazione di gatti randagi calabresi, grazie. Semplicemente grazie per ciò che farete. Troppi poveri cani abbandonati al loro destino e vittima di vergognose cattiverie da parte di vigliacchi e ignoranti.
Per due anni sono andata in ferie al sud: mai più. Troppe volte sono tornata a casa con le lacrime agli occhi per ciò che ho visto. I volontari laggiù che amano gli animali sono angeli che meritano di essere aiutati, per cui contribuiro’ alla causa con una donazione. Grazie a tutti. Alessandra Passaggi
Sono andata due volte in ferie al sud, ma mi dispiace non ci andro’ piu’. Lo sguardo perso nel vuoto dei randagi mi faceva sempre tornare con le lacrime agli occhi e con una terribile sensazione di impotenza. I volontari laggiu’ che danno l’anima
per amore degli animali sono angeli che meritano tutta l’ammirazione e il sostegno possibili.Per questo sicuramente
contriburo’ all’iniziativa ” non uno di troppo” che trovo grandiosa. Sono convinta che anche la’ troverete tante brave
persone piene di buona volonta’ e cuore. Grazie per quello che fate, fa bene anche a noi .
CANILI DI 2000 ANIME PURTROPPO NESSUNA ASSOCIAZIONE COMPRESA LA GRANDE ENPA HA FATTO NULLA
TUTTI HANNO PAURA
POSSIBILE CHE LE ASSOCIAZIONI COMPRESO IL MOVIMENTO ANIMALISTA NON RIESCA A FORMARE UN GRUPPO UNICO PER
CHIEDERE ALLA REGIONE AL GOV ERNO AL PAPA DI RIDURRE IL NR DI CANI RINCHIUSI ????
POSSIBILE CHE NESSUNO SA QUANTO PERSONALE ESISTE IN QUESTI CANILI ?????
CURARE – SI FA PER DIRE – QUESTI 2000 PELOSI DOVREBBERO ESSERCI UNA VALANGA DI PERSONE
VETERINARI ???????
LI I CANI ENTRANO E RESTANO PER ANNI MA SECONDO VOI QUESTO E’ UN PAESE CIVILE ????????
MEGLIO MOLTO MEGLIO L’EUTANASIA PERCHE’ QUESTA GENTE FA SOLDI SULLA PELLE DEI CANI ED E’ UNA VERGOGNA
Carissimi e preziosissimi volontari davvero grazie per il grande lavoro che fate per far riacquistare serenità e dignità a queste adorabili creature. Io ho da anni una cagnolina speciale che è arrivata dalla Romania nel 2012 tramite SAVE the Dogs. Siete fantastici. Questa nostra società malata ha tanto bisogno di persone sensibili e tenaci come voi per ridare speranza e un pò di ottimismo nel futuro.
Grazie di cuore.
Ieri sera, nel borgo vecchio di Scalea, abbiamo trovato un micino ferito ad una zampina, azzannato da un cane ci hanno detto. Era accasciato a terra sofferente, lasciato li’ agonizzante al caldo nell’indifferenza di molti che lo avevano visto già dal mattino in quelle condizioni e non ha fatto nulla per soccorrerlo. Un esserino minuscolo che alzava la testolina miagolando e mi guardava. Gli abbiamo dato da bere, lo abbiamo riposto in una scatola con dei tovaglioli morbidi su cui appoggiarsi ed abbiamo contattato un veterinario che lo avrebbe visitato stamattina. Il cucciolino non ce l’ha fatta, se ne è andato ieri sera dopo poche ore. Per lo meno non era solo… me ne torno a Brescia con tanta amarezza.