“Questi sono tutti i nomi delle persone che devono venire a sterilizzare i loro animali. Sono volontari che seguono i cani sul territorio, ma anche tanti proprietari che hanno capito quanto sia importante farlo”.

Uno dei cani portati al Rifugio del Cane San Francesco di Castel Volturno, in Campania, durante le giornate di sterilizzazioni

A pronunciare queste parole è Gabriella, direttrice del Rifugio del Cane San Francesco di Castel Volturno, in Campania, nostro partner del programma “Non Uno di Troppo”. Con le dita sfoglia un’agenda piena di nomi e date che custodisce con grande cura.

Com’è andata la giornata di sterilizzazioni in Campania

Non sono nemmeno le 9:00 del mattino quando il citofono del Rifugio comincia a suonare. Fuori dal portone un gruppo di volontari e cittadini aspetta pazientemente il proprio turno.

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Questa scena si ripete due volte a settimana, nei giorni in cui il Rifugio apre le porte per offrire sterilizzazioni gratuite. Grazie al programma di Save the Dogs “Non Uno di Troppo”, il Rifugio del Cane San Francesco può offrire sterilizzazioni gratuite alle famiglie che normalmente non potrebbero permetterselo e ai volontari che seguono i randagi della zona.

Le sterilizzazioni in Campania sono fondamentali per contrastare il randagismo

“Ogni giorno vediamo casi su casi di cani che vengono portati a sterilizzare e hanno già fatto cucciolate – ci spiega Gabriella –. Questa cosa deve finire”. Le cucciolate casalinghe sono uno dei problemi più grandi: molto spesso non sono volute e le famiglie non possono permettersi di mantenere tutti i cuccioli. Così finiscono per abbandonarli o affidarli in adozioni improvvisate che non sempre vanno a buon fine.

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Bella è uno dei cani sterilizzati in Campania grazie a Non Uno di Troppo

L’unico modo per evitarlo è sterilizzare. Il Rifugio e i volontari lavorano insieme per promuovere questo messaggio nella popolazione e trovare le famiglie che non hanno ancora portato i loro animali.

“Organizzo gli appuntamenti in base alle necessità. Se so che ci sono individui più a rischio cerco di farli venire il prima possibile. Viceversa, se so che il cane o il gatto vive in una situazione protetta post pongo l’appuntamento”, prosegue Gabriella.

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La lista di attesa rimane lunga, ma i volontari non si scoraggiano. “Questo programma è fondamentale. Questi animali sarebbero destinati a fare cucciolate per tutta la vita se non ci foste voi e chissà che fine farebbero i piccoli”, ci spiega una delle persone venute a sterilizzare due gatti che segue sul territorio. “Quindi grazie, a nome nostro, ma soprattutto a nome di tutti loro”.