Un passo avanti per la tutela degli animali
A Rogliano il progetto di microchippatura gratuita raccontato dalla RAIRogliano ha vissuto una giornata speciale grazie all’iniziativa della microchippatura gratuita per i cani, un progetto fortemente voluto Save the Dogs in collaborazione con l’associazione Amici Animali FEF e il Comune di Rogliano. L’evento, che ha visto una grande partecipazione della cittadinanza, è stato seguito anche dalla RAI, che ha realizzato un servizio televisivo per raccontare il valore di questa iniziativa.
Il progetto di microchippatura
Il progetto, basato su un approccio door-to-door, ha coinvolto la presidente dell’associazione locale Nuvola Naccarato e la veterinaria, che si sono spostate di casa in casa per raggiungere i cittadini che avevano aderito all’iniziativa. Questo metodo ha permesso di garantire un servizio più capillare ed efficace, raggiungendo anche coloro che avrebbero avuto difficoltà a recarsi presso un centro dedicato.

Servizio RAI

Servizio RAI

Intervista alle volontarie
Il servizio RAI
La troupe della RAI ha documentato ogni momento della giornata, seguendo le varie fasi del progetto, dai sopralluoghi agli appuntamenti con i proprietari di animali. L’assessore comunale Maria Salvino ha sottolineato l’importanza di questa operazione: “È un servizio fondamentale per il nostro territorio. La microchippatura non solo tutela i nostri animali, ma permette anche di combattere il fenomeno degli abbandoni. La risposta della comunità è stata straordinaria e ci incoraggia a continuare su questa strada.”
Anche i cittadini si sono espressi positivamente sull’iniziativa, perché spesso la microchippatura viene rimandata per mancanza di conoscenze, di tempo o risorse. Una giovane proprietaria, che possiede quattro cani tra cui un pit bull, ha aggiunto: “Grazie a questa iniziativa ho potuto microchipparli tutti velocemente e gratuitamente, mettendomi finalmente in regola senza dover affrontare spese onerose.” Un giovane proprietario ha aggiunto: “Era da tempo che volevo registrare il mio cane, un pastore maremmano che a causa del suo carattere difficile non riuscivo a portare in un ambulatorio veterinario e questa giornata mi ha dato l’opportunità di microchipparlo senza doverlo spostare.”

Intervista alle volontarie
Il servizio della RAI ha dato risalto non solo alla microchippatura in sé, ma anche all’atmosfera collaborativa che ha caratterizzato l’evento. Tra le visite porta a porta, le chiacchiere tra gli abitanti e l’operato dei volontari, è emerso chiaramente come Rogliano sia una comunità attenta al benessere degli animali.
Guarda il servizio RAI
Save the Dogs ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’iniziativa e per la visibilità ottenuta grazie al servizio televisivo. L’auspicio è che questo modello possa essere replicato in altre realtà, coinvolgendo sempre più cittadini e amministrazioni comunali. Sensibilizzare sulla microchippatura, sui censimenti e sulla sterilizzazione è essenziale per contrastare il fenomeno dell’abbandono e del randagismo, promuovendo una cultura della detenzione responsabile e del rispetto degli animali domestici.
La giornata si è conclusa con un bilancio più che positivo: numerosi cani registrati, proprietari soddisfatti e un’eco mediatica che contribuirà a diffondere il messaggio, dimostrando che, con impegno e collaborazione, si possono ottenere risultati per il bene degli animali e della comunità.
Sono un po’ interdetta riguardo a questa iniziativa a cui è stato dato così tanto risalto, anche mediatico….
Microcippare e’ obbligatorio in Italia da decenni e tutti i cittadini da Roma in su’ lo fanno con buona pace di tutti. Se un cane viene portato dal veterinario per la prima volta quest’ ultimo controlla e annota nella scheda clinica dell’animale il numero del microchip, e se non ce l’ha glielo inserisce. E’ così che il randagismo è stato debellato nelle nostre aree da tanto tempo.
Al sud invece sembra un’innovazione il fatto di promuovere l’iscrizione dell’animale all’anagrafe canina? Ma non è già un dovere per ogni proprietario? E non è soprattutto un dovere controllare da parte delle amministrazioni pubbliche locali (ASL, comuni, ecc. ecc.) che questo dovere sia ottemperato????
Allora a mio avviso quello che Save the dog dovrebbe fare non sono tanto questi eventi spot un po’ propagandistici quanto insistere con tutti i mezzi su tutte le amministrazioni pubbliche locali affinché applichino i microchip GRATUITAMENTE SEMPRE e facciano i controlli dovuti su tutti i cani di proprietà IN VIA CONTINUATIVA.
Le amministrazioni pubbliche del sud ingrassano le tasche dei privati che gestiscono i canili LAGER ma non sborsano un euro per rendere efficiente ed effettiva l’anagrafe canina, ne’ tantomeno per svolgere campagne di sterilizzazione INDISPENSABILI e URGENTISSIME se si vuole estirpare la piaga del randagismo.
Comunque so benissimo di dire cose che voi conoscete come e meglio di me….
Grazie per aver condiviso il tuo pensiero con noi. È sempre prezioso confrontarci con persone attente che conoscono bene le problematiche legate al randagismo e all’applicazione delle normative esistenti.
Sappiamo quanto sia fondamentale che l’iscrizione all’anagrafe canina venga rispettata e controllata, perché laddove ciò avviene, il randagismo si riduce drasticamente. Purtroppo, in molte aree del Sud Italia, la mancanza di controlli e sanzioni, unita a una scarsa informazione tra i cittadini, rende questa norma ancora largamente disattesa. Ed è proprio qui che cerchiamo di intervenire.
Il progetto che stiamo portando avanti a Rogliano, in collaborazione con il Comune e un’associazione locale, nasce proprio con l’obiettivo di promuovere la convivenza responsabile, la sterilizzazione e il rispetto dell’obbligo del microchip. Non si tratta di un’iniziativa sporadica, ma di un percorso strutturato che speriamo possa servire da modello per altre amministrazioni.
Sappiamo bene che la vera svolta arriverà solo quando tutte le istituzioni locali si assumeranno la responsabilità di far rispettare la legge. Purtroppo, come Save the Dogs, non abbiamo le risorse per intervenire ovunque, ma con progetti come questo vogliamo dimostrare che la prevenzione è la chiave per ridurre il fenomeno del randagismo. Il servizio della RAI Regionale è stato per noi un’opportunità per far conoscere questa buona pratica e incoraggiare altre amministrazioni a seguirne l’esempio.
Grazie ancora per seguirci e per la fiducia nel nostro lavoro.