Progetto equini
Stefano e CezarDue storie di povertà e miseria
Ci sono voluti 2 mesi per sottrarre Stefano ad una vita disumana. Viveva legato a catena in una catapecchia, malnutrito e con dolori insopportabili provocati da una grave forma di artrite. Il suo padrone, un anziano povero e con problemi psichici, non voleva saperne di cederci l’animale e ci sono voluti l’intervento della polizia, della ASL e persino del sindaco perché la situazione si sbloccasse.
Ora Stefano è con noi e sta meglio. Gli abbiamo sistemato gli zoccoli ed è in terapia con antinfiammatori.
E’ un animale di circa 30 anni e dopo una vita di lavoro passerà i suoi ultimi giorni con noi.
Simile è la storia di Cezar, un cavallo da lavoro di circa 25 anni.
I vicini di casa sostengono che venisse picchiato regolarmente dal suo padrone, che non lo nutriva adeguatamente e lo costringeva a trainare pesanti carretti nonostante fosse allo stremo delle forze.
Anche in questo caso l’intervento della polizia locale è stato fondamentale: sono stati proprio gli agenti a segnalarci il caso e a convincere il proprietario a cederci il cavallo. L’uomo non avrà alcuna multa per il trattamento riservato al povero Cezar: l’iter burocratico per effettuare la sanzione sarebbe lungo e dunque il reato è stato “sanato” dalla sola cessione. Compromessi talvolta necessari in un contesto come quello della Romania.
Compromessi più che necessari in questo caso. Trovo incoraggiante, per il futuro, l’atteggiamento delle autorità che sono intervenute invece di lavarsene le mani (come troppo spesso capita anche da noi
trovo sempre interessante vedere il dopo, come si trasformano, o meglio, come riuscite a trasformarli