Abbiamo sterilizzato più di 800 animali in Ucraina
Oltre 800 animali sterilizzati da aprile e invii periodici di cibo anche durante il mese di agosto. Ecco cosa stiamo facendo in Ucraina.Sono oltre 800 gli animali sterilizzati in Ucraina. Un risultato raggiunto in soli quattro mesi dall’avvio dell’intervento e possibile grazie a una rete internazionale di volontari, veterinari e sostenitori. Le operazioni sono proseguite anche durante tutto il mese di agosto, così come gli invii di cibo. Ecco cosa ci state aiutando a realizzare.
Oltre 800 animali sterilizzati in Ucraina da aprile
Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, migliaia di cani e gatti si sono ritrovati a dover sopravvivere da soli sulle strade. Ma se durante l’inverno la nostra priorità è stata sfamarli, con l’arrivo della primavera e della stagione delle cucciolate, è diventato fondamentale evitare che si riproducessero in modo incontrollato.
Così alla fine del mese di aprile abbiamo avviato un programma di sterilizzazioni insieme ad alcune cliniche veterinarie di Odessa e ai nostri partner locali, con i quali stiamo collaborando da oltre un anno a questa parte.
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Questo ci ha permesso di superare un primo importante traguardo in soli quattro mesi: 822 animali, tra cani e gatti, sterilizzati nella regione di Odessa.
Nei prossimi mesi, grazie a una fitta rete di cooperazione internazionale – che comprende i volontari attivi sul campo, i veterinari locali e migliaia di persone, aziende e associazioni che ci supportano a distanza –, saremo in grado di estendere questo programma anche a Mykolaiv e Izmail, città dove la situazione legata al randagismo peggiora giorno dopo giorno.
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Proseguono anche gli invii di cibo
Le attività sono continuate anche durante tutto il mese di agosto, parallelamente agli invii di cibo e di altri beni utili che proseguono ormai ininterrottamente dai primi giorni del conflitto.
Sono infatti quasi 900 le tonnellate di cibo per cani e gatti che abbiamo inviato in Ucraina, un sostegno fondamentale per centinaia di volontari che ancora oggi rischiano la vita per sfamare gli animali di cui si prendono cura sulle strade.