Comincia una nuova collaborazione in Ucraina per aiutare gli animali
Continua nel 2024 l’impegno di Save the Dogs per gli animali in Ucraina con un nuovo partner di progetto, l'organizzazione denominata UVMF (Ukrainian veterinary Medicine Foundation), fondata dall'Associazione ucraina dei veterinari dei piccoli animali (USAVA), che gode del sostegno dell'American Vet foundation.C’è una lunga fila di persone che attende fuori dalle cliniche veterinarie in Ucraina. Qualcuno tiene in braccio un cane. Qualcuno controlla che il gatto nel trasportino stia bene. Ognuno di loro aspetta il proprio turno per farli sterilizzare.
A partire da maggio abbiamo avviato una nuova collaborazione che garantisce continuità all’intervento iniziato ormai due anni fa e che prevede un programma di sterilizzazioni e di distribuzione di cibo in Ucraina per aiutare migliaia di animali che sopravvivono da soli sulle strade e le tante persone che ancora oggi, lontano dai riflettori, se ne prendono cura.
Parte la collaborazione con USAVA
Per massimizzare gli effetti del nostro lavoro, ci appoggiamo all’Associazione dei Piccoli Medici Veterinari Ucraini, conosciuta con l’acronimo USAVA, che riunisce al suo interno diverse cliniche e studi veterinari del paese.
Il nostro progetto è attivo nelle città di Odessa, Izmail, Kharkiv e Kherson, luoghi scelti accuratamene per contrastare situazioni drammatiche di randagismo canino e felino. Ad Izmail, ad esempio, il numero di gatti sulle strade è impressionante, come abbiamo anche potuto constatare durante le missioni locali che abbiamo portato avanti in questi ultimi due anni.
Kherson invece è tristemente nota per la distruzione della diga di Kakhovka dello scorso anno e si trova a ovest del paese, dove il conflitto è ancora in corso.
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Perché ci sono così tanti animali sulle strade in Ucraina
Dopo lo scoppio della guerra, molte persone sono fuggite dal paese lasciando indietro i propri animali che, essendo liberi di girare sulle strade, si sono riprodotti in modo incontrollato, andando ad aggravare una situazione di randagismo che era già grave prima dell’inizio del conflitto.
Dopo un primo periodo di assestamento, durante il quale abbiamo valutato la situazione locale e le possibilità di aiuto, abbiamo iniziato a mandare tonnellate di cibo per permettere a questi animali di sopravvivere sulle strade. Abbiamo anche accolto nel nostro rifugio di Cernavoda, in Romania, 30 cani che provenivano da una struttura bombardata. La maggior parte di loro, oggi, sono stati adottati.
Successivamente, abbiamo avviato un programma pilota di sterilizzazioni con alcuni partner locali che vede ora un’evoluzione nella partnership con USAVA.
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La maggior parte degli animali che vive sulle strade non è sterilizzata e senza un intervento mirato, c’è un enorme rischio che il loro numero aumenti ancora. I cuccioli che nascono sono destinati a una vita di sofferenze: non solo si trovano in aree dove il conflitto è ancora in corso, ma molte città sono state completamente abbandonate, lasciandoli così senza nessun tipo di aiuto.
Il nostro obiettivo per il 2024 è arrivare a 3.200 animali sterilizzati, microchippati e vaccinati contro la rabbia che si sta diffondendo in maniera preoccupante nel paese. Continueremo ad aggiornarvi e a raccontarvi le storie dei cani e dei gatti che incontriamo.