VADEMECUM DEL DONATORE (ANIMALISTA) CONSAPEVOLE
Di fronte al proliferare di associazioni e personaggi di ogni genere che utilizzano i social per chiedere fondi, desideriamo offrire degli strumenti di valutazione oggettiva a chi desidera sostenere in maniera responsabile la causa animalista e – più in generale – tutte le cause sociali.
Esiste, infatti, un rischio elevato di donare solo ed unicamente sull’onda dell’emotività e di diventare vittime inconsapevoli di esponenti del “populismo animalista”, di cui i social purtroppo sono pieni. Queste realtà rischiano di danneggiare tutto il movimento e possono scoraggiare le persone a donare, soprattutto quando scoppiano fatti di cronaca che fanno emergere ruberie e gestioni opache.
Noi di Save the Dogs vogliamo darvi degli strumenti oggettivi che vi aiutino a valutare l’organizzazione non profit che vi chiede di donare.
- Verificate che esistano uno Statuto e organi di governo ben definiti (Direttivo, Assemblea, Revisore etc.) e che questi siano pubblicati sul sito internet ufficiale.
- L’organizzazione di una certa dimensione deve essere registrata nel RUNTS, il Registro Unico del Terzo Settore. Nel registro possono entrare tutti i cittadini per conoscere la “carta di identità” di una organizzazione non profit.
- Se si è ETS (Ente del Terzo Settore) – ma anche se non lo si è – i bilanci devono essere pubblici, visibili a tutti sul RUNTS e/o sul sito dell’ente.
- È fondamentale che ci sia un conto corrente ufficiale (non un conto intestato ad un privato o una postepay personale non collegata all’organizzazione). Non è una garanzia assoluta ma una tutela importante che riduce il rischio di utilizzo improprio dei fondi.
- L’organizzazione, se è un ETS, deve fornire una ricevuta per le donazioni incassate, che sono detraibili se la sede è in Italia.
- Verificate che siano definiti in modo chiaro e misurabile i progetti in corso e che vengano condivisi i risultati alla fine di ogni anno, magari anche attraverso rapporti dedicati.
- Un indicatore importante è che venga garantito l’accesso diretto alle strutture gestite dall’associazione e offerta la possibilità di visitare i progetti.
- Il Direttivo, Consiglio di Amministrazione, deve mostrare competenza sui temi oggetto della mission e avere una buona reputazione.
- Guardate se esiste una policy chiara e condivisa che espone i principi ispiratori dell’organizzazione e la loro declinazione pratica.
È possibile che non tutti i punti possano essere rispettati, ma è importante che lo sia la maggior parte di essi.
Solo se siamo trasparenti e accountable – cioè diamo conto di come spendiamo i fondi ricevuti – stiamo davvero rispettando i nostri donatori e i valori che ispirano il non profit.
Il Direttivo di Save the Dogs and other Animals